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Federico Galeotti, Marble Dust: from the space

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Federico Galeotti, Marble Dust: from the space
29 marzo 2025 - primo giugno 2025
a cura di Cinzia Compalati
inaugurazione 28 marzo 2025 ore 18:00
Project room mudaC | museo delle arti Carrara

Il futuro non appartiene ai deboli di cuore, appartiene ai coraggiosi

 

                                                                                     Ronald Reagan

 

 

 

 

 

Guardare al futuro con audacia, non temere l'incertezza, ma affrontarla con coraggio e determinazione. Come l’uomo ha sfidato l’infinito e lasciato il suo segno sulla Luna, allo stesso modo, noi siamo chiamati a lasciare una traccia nel nostro percorso.

Con la mostra Marble Dust: from the space Galeotti ci invita a riflettere su questa tensione tra fragilità e permanenza, esplorando attraverso l’arte la continua lotta tra l’effimero e l’eterno.

 

Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 18:00 nella Project room del mudaC|museo delle arti Carrara inaugura alla presenza dell’artista la mostra Marble Dust: from the space di Federico Galeotti, promossa dal Comune di Carrara e curata da Cinzia Compalati, direttore del mudaC. La mostra sarà visitabile fino al primo giugno 2025.

 

La polvere di marmo, simbolo della tradizione di Carrara e della sua identità, diventa il mezzo attraverso cui l'artista esplora il concetto di memoria,  non solo memoria fisica, ma anche simbolica.

 

Così nella sua mostra Galeotti ci conduce in un viaggio che collega lo spazio fisico e quello simbolico, unendo la memoria storica delle impronte lasciate dall’uomo sulla Luna con il segno che ognuno di noi imprime nel proprio ambiente, nella propria vita.

 

Un’orma di scarpa, impressa dall’artista, diventa la rappresentazione di un atto che ha un richiamo immediato all’umanità: la stessa impronta che l’uomo ha lasciato sulla Luna. Questo gesto, semplice e potente, è al tempo stesso personale e universale, simbolo della presenza umana in un mondo che non può restare indifferente. La polvere di marmo, con la sua capacità di evocare sia la fragilità che la permanenza, diventa il custode di questo segno indelebile.

 

Immagini storiche della NASA sono manipolate digitalmente, creando glitch che frammentano la realtà. Non si tratta semplicemente di una distorsione estetica, ma di un intervento che invita a riflettere sul rapporto tra l’uomo e l'infinito. Le immagini spaziali, simbolo di mistero ed eternità, vengono distorte per far emergere l’idea che ogni ordine è precario, ogni equilibrio, anche quello cosmico, è destinato a cambiare. Questi interventi ci ricordano che la realtà, anche quella più stabile e incontestabile, è sempre soggetta a trasformazioni e alterazioni.

 

Oppure, attraverso un processo artistico sperimentale, Galeotti  fa interagire vermi vivi colorati con la polvere di marmo bianco. La scelta di utilizzare questi organismi viventi introduce un dialogo tra la materia organica e quella inorganica, tra la vita effimera e la durezza del marmo, che, pur essendo simbolo di durabilità, si fonde con la transitorietà dei gesti naturali. La componente performativa di queste opere, data dal movimento dei vermi, trasforma la superficie della polvere in una sorta di collaborazione  tra l'artista e la natura, dove l'interazione tra organismi viventi e materia inerte diventa parte integrante del processo creativo.

 

Ogni impronta è una traccia del corpo e del movimento, che racconta il passaggio del tempo e la memoria di chi siamo, uniti alla riflessione sulla transitorietà e sull’impossibilità di fermare l'incedere del tempo. La tela stessa diventa il diario visivo di un momento, una testimonianza di ciò che è stato e di ciò che è destinato a svanire.

 

Marble Dust: from the space è una meditazione sulla natura del segno, sull’intimo desiderio umano di lasciare una traccia e sulla tensione tra la fragilità della nostra esistenza e il desiderio di permanenza. Le opere in mostra, attraverso l'uso del marmo, delle immagini digitali e delle impronte fisiche, raccontano una storia universale: quella del dialogo tra l'effimero e l'eterno, tra ciò che ci definisce nel presente e ciò che resta, oltre il tempo e lo spazio.

 

 

Federico Galeotti (Carrara, 1989) è un artista, fumettista e illustratore che lavora nell'ambito della narrazione visiva e dell'arte contemporanea. Dopo il diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, ha proseguito la sua formazione artistica presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, affinando le sue competenze nel mondo del fumetto. Il suo lavoro esplora temi legati alla memoria, all'identità e al legame tra l'uomo e l’ambiente, con particolare attenzione al concetto di traccia e al dialogo tra fragilità e durata nel tempo. La sua arte unisce diversi media, e si distingue per la ricerca tra tradizione e innovazione.

 

Per approfondimenti:

IG: @galex_f

 

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